COME SI COMPONE LA NOSTRA PELLE?
Prima di vedere come avviene la rimozione di un tatuaggio dobbiamo capire come è formata la nostra pelle
Prima di vedere come avviene la rimozione di un tatuaggio dobbiamo capire come è formata la nostra pelle
Un tatuaggio è permanente perché quando l’inchiostro viene iniettato nel derma il nostro corpo percepisce questa sostanza come un corpo estraneo, potenzialmente dannoso, e quindi intervengono i macrofagi (cellule immunitarie) che lo bloccano per sempre….forse!
Quando il pigmento viene colpito si frantuma formando una polvere abbastanza piccola da poter essere riassorbita. Le cellule immunitarie attivate ed il drenaggio linfatico portano via i microgranuli di pigmento, inoltre l’infiammazione locale creata porta ad un ricambio cellulare che contribuisce alla mobilitazione e al riassorbimento del colore. Prima dunque di avere un effetto visibile della seduta effettuata occorre aspettare almeno un mese (tempo necessario dalla clearance di buona parte dell’inchiostro rotto in superficie), ed il processo di riassorbimento continua fin anche a 4 mesi di distanza dalla seduta, dato che risulta fondamentale nelle fasi più avanzate di rimozione quando si agisce sull’inchiostro profondo, più difficile da raggiungere.
Pigmento ridotto in un particolato finissimo
impulso in Pico secondi che ci fornisce numerosi vantaggi:
-rottura del pigmento attraverso effetto foto acustico con minimo rilascio termico
-generale assenza di esiti cicatriziali diretti;
-risparmio dei melanociti (cellule che producono la melanina) con aloni chiari post trattamento tipicamente temporanei.
Pigmento ridotto in granuli
impulso in Nano secondi che causa:
-rottura del pigmento con forte rilascio di energia termica
-alta possibilità di ustione ed esiti cicatriziali
-aloni chiari post trattamento permanenti
3 lunghezze d’onda:
Impulsi inferiori al trilionesimo di secondo.
Effetto foto-acustico.
Aiuta l’azione del Laser Pico a penetrare più in profondità ed a rigenerare i tessuti con delle micro lesioni controllate.
I 3 manipoli si differenziano solo per la grandezza dello “spot”.
Vengono impostati con potenza, frequenza e lunghezza d’onda.
Si parte dallo spot più grande fino ad arrivare a quello più piccolo che ci permette di colpire le più piccole particelle d’inchiostro.